Che fine ha fatto il Pastore Tedesco?
In giro non se ne vedono più molti, anche la moda del commissario Rex è passata e i pochi che si vedono, a prima vista, sembrano tutti vecchi e malandati, ma è davvero così? Assolutamente no!
Provate a fermare un proprietario che si porta al guinzaglio uno di questi bellissimi cani e chiedetegli se è anziano, alcuni probabilmente non avranno compiuto neanche il quarto anno di età, eppure, pare che ogni passo per loro sia uno sforzo enorme. Hanno un’andatura a leprotto, come se il loro posteriore cedesse; le zampe di dietro hanno un’angolatura strana, che fa sembrare l’animale in equilibrio precario. Questa è una delle conseguenze della selezione di razza, per raggiungere un canone estetico adeguato allo standard. I migliori giudici internazionali di esposizioni canine, vi diranno che cani con queste caratteristiche sono dei campioni di bellezza, ma di salute? I critici parlano oggi del Pastore Tedesco come di un animale per metà cane e per metà rana.
Trattandosi di un cane pastore, una delle loro migliori qualità dovrebbe essere il trotto, una mobilità adeguata, ma questi che negli ultimi anni vediamo sfilare sui ring, sarebbero in grado di svolgere il lavoro di un cane pastore? Terry Hannan, giudice del famoso concorso di bellezza Crufts, ritiene che sia il cane da esposizione e non quello da lavoro, a presentare le caratteristiche corrette per la sua razza e alla domanda perché ritenga che la struttura del cane in mostra sia migliore di quella del cane da lavoro, per svolgere il compito per cui il Pastore Tedesco è stato allevato, lui risponde che è perché rientra meglio negli standard della razza scritti dal Kennel Club. Gli standard dicono come deve apparire un cane per essere considerato di una certa razza: la forma, la taglia, il colore.
Purtroppo così come questo cane, anche molti altri, a causa della selezione, hanno maturato delle patologie, più o meno visibili.
In Italia esiste una legge, che dovrebbe mettere dei paletti a certi eccessi, garantendo un allevamento oculato, senza dimenticare, oltre ai canoni estetici, la salute dei nostri animali. Purtroppo per esemplari provenienti dall’estero, non si ha questa garanzia.
Ma la miglior garanzia resta sempre l’informazione, prima di prendere un cucciolo, informarsi sui genitori, sulla sua provenienza e, se possibile, andare a vedere di persona, perché non è dicendo no al cane di razza che si risolve il problema.
Ben venga il Pastore Tedesco, ma quello forse un po’ meno bello e soprattutto quello che riesce a correre libero.
Cristina Bizzi
9 commenti
Francesca
Anch’ io la penso così.
Il Pastore Tedesco del futuro sarà il primo in classifica nel cane da bellezza migliore del mondo, ma quello peggiore nell’ agility.
Cristina
Ciao Francesca, qui non si tratta di agility o qualsiasi altro sport cinofilo, il messaggio che io volevo dare è che il il pastore tedesco, così come si è trasformato, non è bello, perché non è sano.
Grazie per il commento
lorenzo russo
mi scusi ma vorrei capire a quali patologie lei si stia riferendo ,inquanto da appassionato di questa razza non ho mai visto o riscontrato delle nuove patologie diverse da quelle che sono sempre esistite in questa splendida razza, anzi le diro’ di piu’ penso che negli ultimi anni e grazie ai nuovi canoni di selezione piu’ accurati e legati a procedure tecniche sempre piu’ sofisticate, il fenomeno della displasia dell’anca sia decisamente in calo le do’ pienamente ragione sul punto di trascurare la funzionalita’ per favorire l’estetica ma vi e’ uno standard di razza con dei parametri specifici il pt e’ un trottatore e tale restera’ ci sono dei sogetti che hanno una qualita’ di movimento fantastica ed un equilibrio psicomotorio fantastico cosa che sto vedendo mutare in tante altre razze vedi rottwailer staff o boxer. scusi pure il mio punto di vista se risulta essere aconsono con il suo
Cristina
salve Lorenzo, quello a cui io mi riferisco è il fatto che, con il passare degli anni, i pastori tedeschi hanno subito un deformazione della curva della colonna, nonché un indebolimento della struttura degli arti posteriori. Tutto questo per far si che la linea della schiena, a partire dal garrese, vada a scendere fino all’attaccatura della coda. Che questo sia scritto nello standard di razza ha poca importanza, se per ottenere determinate caratteristiche fisiche si mette in discussione la salute del cane e il pastore tedesco è solo uno dei tanti che, purtroppo, hanno subito la stessa sorte, talvolta con esiti anche molto più gravi. Quello a cui io mi riferisco è questo: http://la1.rsi.ch/_dossiers/player.cfm?uuid=ed375205-5569-4194-aa26-2282af863674
Danton
ho letto con attenzione le sue argomentazioni anche se devo dire che
lei presenta una situazione difforme dalla realtà
la vista di un pastore tedesco conforme allo standard dà una impressione
di solidità e potenza difficilmente riscontrabile in altri cani
come Lorenzo Russo giustamente segnala, il PT è un trottatore
e se ci si ferma ad osservarlo al lavoro, all’occhio esperto non sfugge
la solidità e la scioltezza con cui il cane, senza apparente sforzo procede
molto fluido ed agevole, con la testa protesa in avanti e la coda sollevata
in tal modo da formare una linea superiore elastica e senza interruzioni
dalle orecchie alla coda
Certo al guinzaglio tutto questo non si vede ma se vuole una smentita
sulla fatica che compie un PT a procedere le farei volentieri condurre
il mio cucciolo di meno di 3 mesi al guinzaglio. E’ impressionante!
Martin
il pt non è certo un cane molto deformato le sue straordinarie doti non mettono in mostra il suo punto debole, non capisco perchè non è sano il mio pt e sanissimo
monica
Amici dei cani state attenti: io ho un bellissimo pastore tedesco di 10 anni. Come ho detto è bellissimo, perfetto per gli standard della razza con applomb e colori spettacolari………….ma a 10 anni io devo già portarlo in giro col maniglione posteriore perchè da solo lui non può più camminare. E non fidatevi dei soli pedigree perchè molti allevatori poco seri li falsificano e danno cucciolotti bellissimi ma malati.
stategli dietro con la prevenzione e effettuate i rx che verso gli otto mesi di età vi potranno già dire il futuro del vostro amico.
il mio Oliver si era paralizzato il settembre scorso. appena accaduto si vergognava e non sapeva come fare per i bisogni fisiologici. Credetemi gli sono rimasta accanto e l’ho rassicurato in tutti i modi, oltre che ovviamente cercare una cura attuabile. Adesso abbiamo superato gli scogli maggiori per la deambulazione e per i bisognini e lui si è reso conto che gli vogliamo bene uguale . Si è tranquillizzato e tiriamo avanti bene. ma io lo vedo che a volte guarda gli altri cani che corrono e, credetemi, ha i lacrimoni che gli segnano gli occhi.
quindi concludo attenzione agli allevatori e meglio un pastore tedesco con la schiena meno inclinata ma con il posteriore sano.
Sebastiano
La vera selezione l’ha sempre fatta la NATURA, no l’avarizia e la stupidità dell’uomo.
raffaele
Possiedo un pastore tedesco e conosco molti proprietari di pastori tedeschi non ho le competenze specifiche e tecniche relativamente alle caratteristiche di standard anche se le ho lette in diversi manuali. Sinceramente mi capita di vedere padroni poco adatti a questa splendida razza. In particolare oltre che ad avere bisogno di socializzare in modo continuo con il prorio branco umano, pochi gli concedono una vita dinamica che sta alla base del benessere del cane. Il pastore tedesco è un atleta e non può stare tutto il giorno in un giardino concedendoli una passeggiatina di dieci minuti nel parco sotto casa. Tutto questo lo stressa e lo deperisce a livello fisico ecco ia mio parere perchè mi capita di vedere cani cadenti,smunti o al contrario troppo grassi. Un cane magro, forte, allenato e a contatto con la natura avrà meno problemi di articolazione e movimento, in sostanza a mio avviso se vivete in centro di una metropoli e vi piace guardare la tv evitate di comprare cani con queste caratteristiche morfologiche e caratteriali