Il cane tira? NO al collare a “strozzo”!
I cani tendenzialmente tirano, quasi tutti. Non ritenetevi vittime della sfortuna se anche il vostro rientra in questo gruppo; domandatevi piuttosto se, voi, amereste andare in giro senza esser liberi di fermarvi quando volete, guardare questa o quella vetrina. Forse tutti cercheremmo di ribellarci.
Ad oggi, fortunatamente, esistono un sacco di metodi per correggere questo problema e rendere più piacevoli le passeggiate con il nostro cane, evitando dolori al braccio e rovinose cadute in mezzo alla gente.
Purtroppo non tutti li adottano, vuoi perché non li conoscono ancora, vuoi perché i risultati si vedono lentamente, dopo tanta pratica e tanta pazienza. Preferiscono affidarsi all’utilizzo del collare a “strozzo” o a “strangolo”.
Al di là della scelta eticamente discutibile, trattandosi di un metodo coercitivo, il vero problema dell’uso di questo strumento sta nel compromettere la salute del nostro cane. Il collare a “strozzo” si basa sul prendere per sfinimento il nostro amico a quattro zampe, pensando che a forza di strattoni, sentendo dolore e fastidio, lui, terrorizzato, smetta un determinato comportamento, ma il cane ha una soglia del dolore molto alta.
A forza di strattoni, può anche darsi che desista dal tirare (a meno che non si stressi e accada l’esatto contrario, ovvero che cerchi di scappare il più lontano possibile dall’apparecchio infernale, il che porterebbe il proprietario a strattonarlo ancora di più), tuttavia, quando ciò accade, potrebbero esserci già delle lesioni a livello fisico molto gravi, tutte provate da studi scientifici:
- Lesioni ai vasi sanguigni dell’occhio
- Danni a trachea ed esofago
- Gravi traumatismi della colonna cervicale
- Svenimenti
- Paralisi temporanea delle zampe anteriori
- Paralisi del nervo laringeo
- Atassia degli arti posteriori
Inoltre, degli studi condotti in Svezia, hanno provato che esemplari con comportamenti aggressivi verso persone e oggetti, nel 91% dei casi, sono cani addestrati con il collare a “strozzo” e altri metodi coercitivi.
Ognuno è sempre libero di scegliere la via che più desidera, ma essere informati porta a fare scelte consapevoli. Troppe volte, a causa della leggerezza dell’uomo, sono gli animali a rimetterci e in questa società che pare volersi muovere incontro ai nostri cari amici, nessun passo è mai troppo lungo.
Cristina Bizzi
Un commento
Gaetano
Salve, ho letto con interesse l’articolo sul collare a strozzo dei cani e vorrei chiederle degli approfondimenti. Nell’articolo lei scrive “Ad oggi, fortunatamente, esistono un sacco di metodi per correggere questo problema e rendere più piacevoli le passeggiate con il nostro cane, evitando dolori al braccio e rovinose cadute in mezzo alla gente.
Purtroppo non tutti li adottano, vuoi perché non li conoscono ancora, vuoi perché i risultati si vedono lentamente, dopo tanta pratica e tanta pazienza.”.
Personalmente, a parte lasciare il cane senza guinzaglio (ma non sempre il cane segue il padrone), non conosco nessuno del “sacco di metodi” per poter passeggiare con un cane evitando il collare. Vorrei allora chiedere a lei delle informazioni a riguardo, immaginando che lo scopo del suo articolo fosse, oltre che evidenziare i danni del collare, anche informare sulle alternative. Sin da piccolo ho una passione per gli animali e conosco parecchie persone che hanno dei cani (tra cui mia madre). Negli ultimi anni ho però trascurato le mie ricerche sul loro mondo e sono rimasto un po’ indietro su alcuni dettagli. Come ad esempio quello sui collari; il problema si pone solo con i collari a strozzo oppure con qualsiasi imbragatura? D’altronde anche quella sarebbe coercizione, dato che il cane è sempre tenuto al guinzaglio; al tempo stesso ci sono delle leggi che impongono l’uso di guinzaglio (1,5 m al massimo) e museruola. Come agire per il meglio?
Grazie per l’attenzione, spero in una risposta.
Distinti saluti!