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Una carezza significa tutto

Che cos’è una carezza? Cosi come dice R. Caras, noi intendiamo una carezza come un messaggio universale di pace, d’affetto, d’amicizia e di amore. In realtà per i nostri cagnolini non è sempre così. Ciò che vede ed interpreta il cucciolo quando ci avviciniamo con la mano protesa verso di lui non è altro che un target in movimento, per cui avrà una forte motivazione predatoria e un’attivazione emozionale fin dall’inizio.

Bisogna insegnare al nostro pelosetto che cosa è per noi una carezza, sempre se non vogliamo rinforzargli con il tempo il fatto di aprire la sua tenera boccuccia di 42 denti ogni volta che gli avviciniamo la nostra mano. Inoltre l’importanza di accarezzare il nostro cucciolo è stata messa in rilievo dal gruppo di ricerca Etovet del Dipartimento di Scienze Fisiologiche della Facoltà di Medicina Veterinaria di Pisa grazie ad una ricerca sull’effetto delle manipolazioni nel periodo prenatale su 37 cuccioli provenienti da 6 diverse cucciolate. Le manipolazioni, effettuate con molta delicatezza, consistevano in stimolazioni tattili delle zampe, del muso, delle orecchie e dell’addome, posizionando l’animale in questo caso in posizione supina ed erano compiute a partire dal 3° giorno di vita fino al compimento del 21° giorno, termine del periodo di transizione. I risultati hanno evidenziato una differenza significativa tra soggetti manipolati e controlli di cuccioli appartenenti alla stessa cucciolata, di fronte a test comportamentali; la manipolazione aiuta a mantenere un’omeostasi emozionale adeguata ovvero una stabilità neurofisiologica in un ambiente mutevole,che dà all’individuo la capacità di farvi fronte e di adattarvisi in modo indipendente. Altri studi dimostrano inoltre che sessioni quotidiane di stimolazioni tattili gentili possono ridurre i livelli di stress del nostro cane.

Oltre alle necessarie stimolazioni tattili che il cucciolo deve ricevere dalla madre nei primi due mesi di vita, il Dottor Angelo Gazzano consiglia, una volta portato a casa, di farlo manipolare prima da persone familiari, poi da estranei, prima da adulti e poi da bambini, prima da donne e poi da uomini, prima da ragazze e poi da ragazzi; bisogna toccare tutte le parti del corpo quali arti, orecchie, bocca, genitali.

Grazie al mio lavoro ho notato che alcuni bambini, ragazzi ma anche gli adulti sfiorano appena l’animale ed altri che invece di accarezzarlo quasi lo torturano, lo sbatacchiano di qua e in la, gli danno dei buffetti sul naso e qualche pizzicotto pensando che il cane si diverta e gli faccia piacere avere questo tipo di attenzione. Ah dimenticavo, nella maggior parte dei casi le carezze sono concentrate tutte sulla regione della testa. Così come educhiamo il cucciolo alla lettura della nostra mano dev’esserci altresì, da parte nostra, un’istruzione su come toccare il nostro cane in quanto ogni volta che lo accarezziamo gli stiamo comunicando qualcosa.
Non esistono regole su come accarezzare un cane ma sappiamo che ogni tipo di manipolazione ha un suo proprio significato. Carezze lente a mano aperta lungo il fianco trasmettono calma e rilassamento, al contrario pacche energiche sulla spalla producono eccitazione e affermazione, aumentando la consapevolezza del soggetto. La sollecitazione dell’area ventrale, i cosidetti grattini sulla pancia, aumentano la fiducia verso di noi. Quelle che io chiamo scapigliature, ovvero le carezze sulla testa vengono spesso sottovalutate quando invece l’area facciale per il cane ha un’importante funzione sociale e comunicativa e quindi richiede maggiore attenzione da parte nostra. Occhio all’abbraccio; nel linguaggio canino è un segnale di sfida e dominanza.

É stato dimostrato che il contatto con le persone risulta molto più importante del contatto con i suoi conspecifici quindi non sprecare questo privilegio!

Scritto da Alice Dal Toso

image | www.pawsandkissessitting.com

4 commenti

  • giovanna

    E’ vero vanno insegnate al cucciolo le coccole e vanno toccate tutte le parti del corpo. Noi abbiamo abusato anche della sua coda pensando che nostro figlio sicuramente un giorno l’avrebbe “tirata” e non volevamo sorprese. Infatti credo sia il primo rottweiler con coda da passeggio al mondo. Io lo sgrido lo gnomo ma infondo lui ha capito quando deve fermarsi, i cani insegnano anche questo ai bambini di non oltrepassare i limiti!. Per gli abbracci è vera la teoria, i cani non li amano ma sanno essere tolleranti per amor nostro e Alì sopporta gli abbracci del suo piccolo d’uomo per amore suo!

  • Laura

    L’esperimento ricorda la teoria dell’imprinting di Miller…molto discussa per gli effetti negativi a lungo termine. Comunque sono d’accordo sull’importanza del tatto, forse prima dei 60 giorni mi sembra un po’presto…

  • Alice Dal Tsos

    Volevo precisare che non consiglio assolutamente a nessuno di riproporre lo studio effettuato dal gruppo Etovet. Ritengo che le stimolazioni tattili nel primo periodo di vita del cane siano fondamentali; sia da parte della mamma sia da parte del proprietario della cucciolata. Come non toccare un cucciolo prima dei 2 mesi?? Proprio ieri durante un puppy party di cuccioli di Weimaraner di un mio amico allevatore abbiamo notato come uno di questi gli si è appollaiato tra le gambe proprio come faceva da piccolino :-))
    E’ di fondamentale importanza riconoscere quando il nostro amico a quattro zampe dice basta, altrimenti non è più una carezza ma una tortura!!

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