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Intervista a Francesca Grazi di Toscana Loves Dogs

 

Ecco la “chiacchierata” fatta con Francesca Grazi, organizzatrice di Toscana Loves Dogs, che ringrazio infinitamente per la sua disponibilità e a cui ho voluto porre alcune domande riguardo l’iniziativa che sta realizzando insieme a Francesca Mattesini e Barbara Bellettini.
Anche io mi unisco alle sue parole nella speranza che la mia regione apra gli occhi e decida di promuovere un punto di vista sensibile e attento al mondo cinofilo toscano.

Cos’è per te Toscana Loves Dogs? Cosa rappresenta?
Toscana Loves Dogs rappresenta per me una speranza e allo stesso tempo una realtà attiva e dinamica che intende condividere con quante più persone possibile informazioni ed esperienze sulla relazione uomo-cane.
TLD è il mio amore per i cani, che -ottimisticamente e allo stesso tempo provocatoriamente- ho voluto estendere all’intera regione… è come se per i Toscani fosse giunto il momento di urlare: “siamo talmente civili da capire quanto sia importante rispettare ed amare i cani e lo affermiamo con orgoglio!“-
Mi pareva inverosimile che una regione così bella e per molti aspetti “illuminata” non desiderasse essere “avanti”, all’avanguardia, anche in questo senso! D’altronde “la civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali” no? (M. Gandhi)

Per adesso che riscontro ricevete dalle istituzioni locali? C’è interesse nell’appoggiare un’iniziativa di questo tipo?
Diciamo che questo primo incontro pubblico (ce ne è già stato uno riservato agli studenti del Liceo Linguistico di Follonica, in data 26 Marzo), è la prova generale per il prossimo appuntamento: un evento allargato in cui coinvolgere i rappresentanti delle istituzioni di Follonica e dei comuni limitrofi.
Insomma, per il momento le istituzioni locali sono state informate dell’evento solo trasversalmente e l’interesse ad appoggiare la nostra iniziativa mi è stato dimostrato soprattutto da chi è già sensibile al rapporto uomo/animale, oltre che da chi opera “nel settore”: la mia insostituibile veterinaria, Franca Ciani; il fornitissimo negozio di articoli per animali, Alfa-Tec; l’agenzia immobiliare Tecninvest dei miei genitori (ormai innamorati degli animali grazie ai cuccioli di casa); Vincenzo Rotella, insieme ad Eni Energy Store, un franchising Eni gestito da persone innamorate dei cani; un allevamento di bellissimi Rhodesian Ridgeback del Viterbese, Shona ed un’azienda aretina che produce cosmetici naturali per animali, Baldecchi.
Tutte le fantastiche persone sopra elencate hanno subito accettato con incredibile entusiasmo di affiancarci in quest’avventura, perché sanno chi siamo e come lavoriamo.
Con le istituzioni invece il discorso cambia: vogliamo sottoporre loro la cosa seriamente solo quando avremo “qualcosa in mano”, tipo il resoconto del primo incontro, qualche foto e qualche ripresa video ed il feedback che avremo ottenuto.
Questo è il motivo principale per cui abbiamo preferito aspettare prima di informare adeguatamente le amministrazioni locali.

Come nasce l’idea? Te sei subentrata in un secondo momento?
L’idea nasce da me a fine Gennaio 2011… avevo da poco intrapreso il mio percorso di formazione come operatore cinofilo presso Think Dog, di Angelo Vaira, una scuola all’avanguardia che adotta un approccio rivoluzionario e ci aiuta a cambiare prospettiva nel nostro rapporto con il cane.
Io e Luna, la mia compagna a 4 zampe, avevamo già incontrato i cosiddetti “addestratori gentili” sul nostro cammino, ma c’era qualcosa che non convinceva né me né lei in quella sedicente gentilezza, c’era qualcosa che mancava… e con ThinkDog credo di aver trovato questo importantissimo tassello mancante..
L’approccio Think Dog infatti coniuga alla perfezione scienza e sentimento e infonde coraggio in tutti noi, desiderosi di metterci in discussione e migliorare la nostra vita ‘a 6 zampe’.
Grazie alle indicazioni di questa scuola mi sono sentita meno sola nella mia piccola, personalissima battaglia per i diritti dei cani nel mio piccolo spaccato di società , trovando il coraggio di provare a fare qualcosa.
Così sono arrivata a Francesca Mattesini, educatrice Think Dog, e Barbara Bellettini, educatrice SIUA, entrambe tecnici BC4Z: quando le ho contattate per questioni didattiche relative al test Buon Cittadino a 4 Zampe, sono state così gentili e disponibili da convincermi che avrei potuto tentare di coinvolgerle in quello che, per ora, era un progetto solo nella mia testa.
Nel giro di un paio di giorni avevo deciso quale sarebbe stato il nome e quali i “modi” e gli obiettivi di questa iniziativa ed ero pronta a proporre alle ragazze di farne parte!
Cosa per nulla trascurabile perché senza l’aiuto di educatori cinofili qualificati non potevo portare avanti un progetto così serio e importante.
Incredibilmente entrambe hanno accettato subito, pur apprendendo che quello che potevo offrir loro in cambio era un misero rimborso spese!
Da quel momento mi sono messa al lavoro seriamente: la pagina Facebook, le letture, la promozione, la stesura del programma, l’organizzazione della “data zero” al liceo linguistico di Follonica… l’entusiasmo di Francesca, in particolare, è stato incredibile: mi ha aiutato a migliorare il programma, mi ha fornito materiale utile, mi ha chiamato quasi quotidianamente ed ha persino fatto fare per entrambe due magliette a marchio ThinkDog da indossare al primo incontro… giornata in cui lei e Molly (la sua splendida Golden Retriever) sono state davvero fantastiche!
Barbara non ha potuto prender parte a questa prima iniziativa per impegni lavorativi con la sua scuola, ma non ha mai perso interesse nel progetto e non vediamo l’ora di unirci tutte e tre per l’evento del 15 Maggio!

Quali sono le aspettative a lungo termine? Sperate di fare altri incontri in futuro oltre a quello del 15 maggio?
Sinceramente spero con tutto il cuore che questo sia solo il primo di una lunga serie di incontri di sensibilizzazione!
E impiegherò tutte le energie necessarie affinché questo avvenga.
Stiamo pensando al comune di Gavorrano come prossima tappa, per poi spostarci nelle province di Livorno e Arezzo (zone di origine rispettivamente di Barbara e di Francesca). E poi chissà!

Hai l’impressione che la Toscana sia già ben disposta a dare spazio alla vostra idea o c’è ancora tanto lavoro da fare?
Ho l’impressione che la Toscana sia ancora leggermente assopita e non molto informata sul tema del rapporto uomo/cane e sull’assoluta necessità di un’educazione cinofila “sana” per cani e conduttori… ovviamente non ho strumenti sufficienti per capire se una certa insensibilità in questo senso sia diffusa in tutta la regione o sia invece qualcosa di cui avverto la presenza soprattutto nella mia zona.
Quel che so è che da una parte la nostra regione si dimostra assai benevola e decisamente all’avanguardia con la legge regionale 20 Ottobre 2009, n. 59 (oltre agli articoli decisivi per la tutela degli animali, si veda ad esempio l’articolo 19, capo IV), mentre dall’altra pare che il Regolamento di attuazione della stessa legge (Art. 41, capo X), conterrà -ad esempio- indicazioni per le dimensioni di box e recinti per cani di canili privati e pensioni che non possono assolutamente soddisfare le esigenze psico-fisiche degli animali.
Insomma, non vedo un atteggiamento deciso, coerente ed unitario fortemente voluto dalla regione Toscana per dimostrare la propria sensibilità alla relazione interspecifica, soprattutto quando si tratta di passare dalla teoria alla pratica ed in particolare, non mi sembra esemplare l’atteggiamento di molti comuni che decidono di adottare ordinanze piuttosto restrittive rispetto a quanto stabilito dalla regione.
E poiché la mia regione la amo alla follia, vorrei che facessimo progressi incredibili anche in questo senso! Quindi, cosa stiamo aspettando? Puntiamo all’eccellenza! Stupiamo gli ambienti cinofili e tutti gli amanti degli animali! C’è ancora molto lavoro da fare ma sono sicura che vogliamo farlo al meglio ed in tempi relativamente brevi.
Noi di Toscana Loves Dogs siamo a disposizione e ce la metteremo davvero tutta!

La pagina dedicata a Toscana Loves Dogs

Mattia Marasco

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