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Esperimento: questione di sguardi
Nessun esperimento genetico tranquilli! Ci sono dei cani che pendono dalle labbra dei padroni, che ne seguono ogni minimo spostamento … Beh Draco ed io non abbiamo mai avuto un rapporto così e quando siamo fuori io sono l’ultimo dei suoi pensieri (probabilmente in questi anni non mi sono reso sufficientemente interessante ai suoi occhi). I più esperti sapranno che questo é assolutamente sbagliato! Così sto provando a mettere in pratica un accorgimento, e non conoscendone il risvolto é senza dubbio un esperimento vero e proprio. Quando siamo fuori, se capita che i nostri sguardi si incrociano, o che lui mi lanci un’occhiatina per vedere se é tutto ok io…
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Sunday Morning
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Devo ammetterlo
. Devo ammetterlo, nell’educare Draco sono stato un vero disastro… Niente è andato come avevano previsto quei benedetti libri che mi decisi a leggere prima del suo arrivo. Quei libri che mi hanno fatto pensare di avere a che fare con un cane, invece io avevo a che fare con Draco e poiché ogni cane è un mondo a parte, l’approccio era già sbagliato in partenza ! Non doveva salire sul divano… Ora domina incontrastato il nostro salotto. Non doveva salire sul letto… Ora se non sento i suoi 35kg sull’altra metà non riesco ad addormentarmi. Non doveva abbaiare… quale migliore passatempo quando é in giardino!? Non doveva tirare… Ora…
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Come i velociraptor
. In piena età adulta il mio cucciolone ha fatto un balzo evoluzionistico! Proprio così! Insieme con i suoi 35kg di “compostezza” e fame-senza-fine ha imparato ad aprire le porte! Ma che dico le porte! I cancelli!! Esattamente come i velociraptor di Spielberg si è dimostrato padrone di una capacita deduttiva prima sopita…. Usata di rado e con astuta parsimonia (mamma del padrone=cibo, arruffianarsi mamma del padrone=più cibo). Spinto un po’ dalla noia, un po’ dall’odore di una “ragazzaccia” della zona, ha capito: 1- “avvicinarsi con aria disinteressata al cancello, dormicchiando o fischiettando” 2- “usare zampetta e aprire leggermente l’anta sinistra del cancello” 3 – “infilare il muso nello spazio…
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In nome di questa pazienza aspetti
. La tua capacità espressiva mi lascia perplesso tutte le volte… è talmente ricca che spesso mi mette quasi in imbarazzo. Sai esprimere allegria, malinconia, noia, stanchezza, curiosità, fame e tutto questo mi porta a fare il più grande degli errori, considerarti umano. Invece no, non sei umano, per niente e forse è questa la cosa che ti rende ai miei occhi più meritevole di ammirazione. – Non sei cresciuto con me, non conosci la mia lingua, spesso sembri chiederti cosa mai vorranno dire quelle serie infinite di parole che costantemente tendo a rifilarti mentre mi sfogo di quello che non va nella mia vita, eppure più di ogni altro…